Già l’11 dicembre scorso la Camera dei Deputati del Messico aveva approvato a larghissima maggioranza il divieto di utilizzare animali selvatici nei circhi.
La proibizione è stata confermata dalla firma presidenziale lo scorso venerdi 9 gennaio e pubblicatata nella Gazzetta Ufficiale, per cui la proibizione entra ora in vigore.
I circhi avranno 180 giorni di tempo per adeguare i loro spettacoli e per consegnare al governo messicano l’elenco degli animali in loro possesso con l’opzione di donare gli animali a centri di ospitalità in Messico, negli Stati Uniti e in Canada.
Dal dicembre 2013 ben 13 stati su 32 della Federazione degli Stati del Messico - inclusa Città del Messico - hanno vietato l’attendamento a circhi con animali, dopo anni di campagne animaliste e investigazioni sulle terribili condizioni di vita e addestramento a cui vengono sottoposti gli animali nei più di 200 circhi registrati in Messico.
Le associazioni di protezione animale e le autorità publiche stanno lavorando adesso per convincere i circensi a donare gli animali, legalmente considerati loro proprietà, a dei santuari negli Stati Uniti e in Canada, nei quali potrebbero vivere in condizioni piu’ simili simili a quelle in natura ed essere curati e riabilitati.
In Messico si comincerà a lavorare alla riconversione degli zoo tradizionali, o parti di essi, in centri di ospitalità, riabilitazione e cura di specie selvatiche. Un progetto di questo tipo esiste già nello Stato del Hidalgo, in cui opera la prima Unidad de Rehabilitación y Rescate de Fauna Silvestre del Paese, che ospita animali sequestrati ai circhi a seguito di denunce per maltrattamento e sarà utilizzato come modello in altre parti del paese.
La violazione della legge appena entrata in vigore comporterà un’ammenda corrispondente a 150.000 euro.
La legislazione messicana segue quelle già adottate in materia in altri paesi del Sud-America come Bolivia, Argentina, Perù, Cile e Costa Rica.
Adriana Vicario Chávez
Capo Ufficio Stampa di AnimaNaturalis Internacional Messico