Calci, pugni e spinte per farli scendere dal camion, bastonate per farli entrare nei locali di macellazione, taglio della gola con stordimento assente o errato: queste le immagini che la LAV ha consegnato nei giorni scorsi al Comandante Generale dei NAS dei Carabinieri, a corredo di una denuncia per maltrattamento animali, violazione delle norme per il trasporto animali e altre ipotesi di reato, che ha presentato con il chiaro obbiettivo di impedire le gravissime condotte a danno degli animali.
Le durissime immagini realizzate in incognito in un macello nella provincia di Frosinone, e trasmesse ieri sera nel programma Animali come noi su Rai due, mostrano vitellini e bufalini letteralmente presi per la coda o le orecchie, scaraventati giù dal camion, anche a calci, bastonati e trascinati sul pavimento per essere macellati. In molti casi al momento del taglio della gola i cuccioli si muovono ancora vistosamente, a testimonianza che lo stordimento non è stato effettuato o è stato eseguito in modo sommario o da personale inesperto.
«Condotte che integrano appieno il delitto di maltrattamento animali di cui all’articolo 544 ter c.p., che sembrano essere la norma all’interno della struttura e che in alcuni casi, come visibile nelle immagini, sono poste in essere addirittura da un minorenne presente nei locali del macello, che infieriva con estrema crudeltà su animali ormai inermi. – commenta Roberto Bennati, vicepresidente LAV – Numerose anche le violazioni al Regolamento 1 del 2005, sul trasporto di animali».
La LAV ha anche chiesto, infine, che sia disposto il prelievo delle carni delle carcasse conservate nelle celle frigorifere ed il loro campionamento da trasmettere all’istituto Zooprofilattico del Lazio e Toscana al fine di verificare la potenziale dannosità delle stesse, come già emerso in casi analoghi, visto e considerato che tali ferite e maltrattamenti incidono anche sulle carni.