Home | Notizie | L'Italia non ceda a Bruxelles sulla riapertura dell'allevamento Green Hill!

L'Italia non ceda a Bruxelles sulla riapertura dell'allevamento Green Hill!

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

mercoledì 15 febbraio 2017

Condividi

“Il Governo non ceda all’imposizione di Bruxelles sulla vivisezione che chiede di poter rilegittimare l’allevamento di cani beagle per la sperimentazione come il pluricondannato Green Hill. Il Ministro della Salute non si rimangi a distanza di tre anni la firma sulla Legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale”.

Lo afferma Gianluca Felicetti, Presidente della LAV, dopo l’annuncio dell’invio di un parere motivato con il quale la Commissione Europea chiede una modifica legislativa dopo ben dieci mesi dalla costituzione in mora sul recepimento della direttiva 2010/63.

“Già è grave il via libera di ieri in Senato alla proroga dei test di droghe e xenotrapianti, quindi il Ministero della Salute non riapra questo capitolo ma continui a difendere le piccole ma significative restrizioni alle sperimentazioni su animali con i divieti su test bellici e allevamenti di cani, gatti e scimmie, decise da Governo e Parlamento nella libertà di implementare la normativa europea tenendo conto proprio del Trattato di Lisbona, che riconosce gli animali come esseri senzienti. Se permetteranno la riapertura di allevamenti come Green Hill ci opporremo con tutta l’Italia civile e con tutti i mezzi nonviolenti possibili”.