Oggi il Tribunale Amministrativo Regionale (Sez.II°) ha annullato in via definitiva la delibera della Giunta regionale della Liguria proposta dall'assessore Stefano Mai, che riapriva la caccia in deroga alla specie "storno".
Infatti una prima delibera del 30 luglio 2015 era stata sospesa dal TAR con un'ordinanza cautelare del successivo 29 ottobre, per irregolarità sul sistema di annotazione dei capi abbattuti (solo a fine giornata, anziché dopo ogni abbattimento, come stabiliscono le norme nazionali).
Dopo pochi giorni la Giunta regionale aveva emanato un provvedimento similare, oggi annullato con sentenza di merito.
Nell'acquisire la documentazione relativa a tutta la pratica, le Associazioni (Lega Abolizione Caccia, LAV ed Ente Nazionale Protezione Animali) per la tutela della fauna avevano appreso delle forti pressioni del mondo venatorio per ampliare, con questa specie protetta a livello europeo, l'elenco delle specie cacciabili, ed avevano contestato questa estate:
La Regione è stata condannata al pagamento di circa 5.000 euro alle associazioni ricorrenti.
Da oggi pomeriggio l'abbattimento di storni in Liguria torna ad essere violazione penale con rischio di sequestro del fucile e delle prede abbattute.