Dopo Trento, Bolzano e Veneto, ora anche la Toscana, per bocca del suo assessore Remaschi, annuncia l’approvazione di una legge anti lupi, consapevole che anche questa sarà impugnata dal Governo, come dichiarato dal Ministro Costa.
Sembra che Regioni e Province autonome facciano a gara per perdere tempo e sprecare risorse pubbliche, proponendo soluzioni che già sanno essere impraticabili, anziché impegnare il loro tempo aiutando e sostenendo gli allevatori nell’attivazione delle misure di prevenzione, unico sistema che ha dimostrato piena efficacia.
A nulla valgono le giustificazioni della Regione Toscana, che lamenta una spesa annua superiore a 1 milione di euro per risarcire i danni subiti dagli allevatori, perché agli allevatori basta autocertificare l'adozione di misure di prevenzione per ottenere il rimborso dei danni denunciati (oltre 500 ogni anno), e senza controlli sull’effettiva messa in opera dei sistemi anti-predazioni, non è possibile neanche verificare il reale impatto delle predazioni.
Solo l’approvazione del Piano nazionale di conservazione e gestione del lupo, con l’esclusione della parte che prevede il ricorso alle uccisioni, consentirà finalmente di attivare le tante azioni previste a tutela delle attività umane e dei lupi stessi.