Una nuova ondata di arresti si è abbattuta sui Circhi coinvolti nell’operazione “Golden Circus”, che il 10 novembre scorso aveva portato in carcere 36 persone, implicate nel “traffico” di immigrati clandestini, gestito grazie a un meccanismo di false assunzioni in varie strutture circensi su tutto il territorio italiano.
Sono 14 i nuovi fermi, scattati questa mattina nelle province di Trapani, Agrigento, Salerno, Foggia, Lecce, Roma, Pesaro, Milano, Varese e Latina. Tra le persone arrestate, una funzionaria della Regione Sicilia, accusata di favoreggiamento, oltre ad un commercialista e ad altre persone a vario titolo coinvolte nell’associazione criminale. Destinatari di nuove misure, anche persone appartenenti al mondo circense, già sottoposte a fermo ed ora colpite da provvedimento di custodia cautelare in carcere, o sottoposte agli arresti domiciliari.
I nuovi sviluppi dell’operazione “Golden Circus”, che avevamo commentato in occasione del primo blitz, confermano in modo preoccupante il livello di irregolarità diffusa che si cela dietro molte delle imprese circensi operanti in Italia e all’estero. Si tratta di un sistema che da anni denunciamo con le nostre indagini, sia per quanto attiene ai maltrattamenti e ai traffici illeciti riguardanti gli animali detenuti ed utilizzati negli spettacoli, sia per quanto afferisce alla sfera dei finanziamenti pubblici (circa 3 milioni di euro l’anno ai circhi con animali) erogati anche ad imprese circensi coinvolte in procedimenti giudiziari in corso, o passati in giudicato, fenomeno di cui abbiamo rivelato i numeri e i nomi, nel recente Rapporto LAV 2015 sui Circhi in Italia”.
Non si deve abbassare la guardia né verso la tratta di animali, né verso quella, ignobile, di esseri umani: in entrambi i casi si tratta di fatti gravissimi che rimandano inevitabilmente al trattamento riservato nei circhi agli animali “non umani”, esseri viventi indifesi, e ci porta ad auspicare la loro completa dismissione dai circhi, atto necessario e non più procrastinabile.
Oltre a svolgere una costante azione di indagine e denuncia dei maltrattamenti sugli animali ad opera di circhi, chiediamo ai cittadini di preferire sempre spettacoli che non usano animali, e sollecitiamo il Parlamento ad accelerare l’iter legislativo, quanto mai urgente, di una nuova norma per la riconversione dei circhi in spettacoli senza animali e a mettere fine al finanziamento pubblico dei circhi che impiegano animali, di cui hanno scandalosamente beneficiato perfino alcuni circhi condannati per il reato di maltrattamento di animali.