Home | Notizie | Giostra dell'Orso: anche Fitetrec Ante dice NO. Almeno sospendere la corsa!

Giostra dell'Orso: anche Fitetrec Ante dice NO. Almeno sospendere la corsa!

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

giovedì 06 luglio 2017

Condividi

E’ una folle corsa che sembra destinata a ripetersi anche quest’anno, quella della Giostra dell’Orso di Pistoia, teatro di numerosi incidenti e in cui solo nel 2014 persero la vita due cavalli.

E mentre proprio oggi sono in udienza presso il Tribunale di Pistoia le persone rinviate a giudizio per i tragici eventi del 2014, prendiamo atto che nemmeno la nuova Amministrazione ha voluto interrompere una manifestazione che negli anni ha ucciso tanti cavalli.

Peraltro, è di ieri la notizia che persino la Fitetrec Ante (Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec Ante) in un proprio comunicato ha pubblicamente riconosciuto l’impossibilità di organizzare la Giostra nel rispetto del proprio regolamento sulle manifestazioni storiche, per “l’assenza di tempistiche sufficienti a garantire aspetti tecnici di fondamentale importanza quali la verifica della preparazione di cavalli e cavalieri, le modifiche ai regolamenti e così via” giudicando che “non fossero più sussistenti le condizioni per potere assumere tale impegno e garantire lo svolgimento in totale sicurezza della Giostra dell’Orso […]”.

“Il precedente Sindaco Bertinelli non verrà ricordato nella storia di Pistoia solo per esser stato il primo sindaco di sinistra a perdere la città, ma anche per avere sulla coscienza i cavalli morti durante la Giostra del 2014 e questo nonostante lo avessi avvertito sin da subito che la manifestazione era pericolosissima e che andava cancellata. Chiaramente ho detto le stesse cose al nuovo sindaco Tomasi, ovvero che non servono nuove regole, serve abolirla definitivamente e pensare ad una nuova bellissima manifestazione dove non vi siamo animali sfruttati.” Parla così il nostro attivista e socio pistoiese Lorenzo Lombardi, già presidente della Commissione Ambiente del Comune di Pistoia e che nel 2014 raccolse 34.000 firme in tutta Italia per fermare questo palio, riuscendo a bloccarlo per un anno

LAV continuerà a sostenere questa battaglia di civiltà – riservandosi, come ogni anno, di fare diffida al Sindaco in caso di corsa della Giostra – proseguendo inoltre la battaglia legale per assicurare alla giustizia chi ha portato alla morte i cavalli deceduti nelle passate edizioni della manifestazione.