Passeggiava con due cani di grossa taglia uno dei quali con il volto visibilmente alterato.
Due agenti della Polizia di Stato lo notano e invertono il senso di marcia. Fermato e identificato i poliziotti rilevano che gli animali, due doghi argentini, presentavano delle mutilazioni recenti alle orecchie. In particolare il maschio mostrava le orecchie amputate da poco tempo e molto infiammate, mentre quelle della femmina erano ancora sanguinanti e visibilmente infette.
E’ accaduto a Palermo e il proprietario dei cani si sarebbe giustificato dicendo di avere sottoposto i propri cani a quel tipo di intervento per motivi esclusivamente estetici.
Il personale veterinario, intervenuto a seguito della richiesta degli agenti, certifica per entrambe i cani, condizioni di salute scadenti e ferite chirurgiche infette a carico dei padiglioni auricolari esterni. Per il proprietario scatta la denuncia per il reato di maltrattamenti di animali.
Si perché gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o di un gatto o non finalizzati a scopi curativi sono vietati dalla legge e quelli effettuati non a scopo terapeutico sono da considerarsi maltrattamento animale.
Ma non vi è solo un profilo legale, noti sono i danni alla salute e alla capacità di relazionarsi con il mondo: coda e orecchie esprimono la condizione psico-fisica del cane, sono necessari alla comunicazione con i loro simili; ma sono anche fondamentali per l’uomo, per comprendere come interagire correttamente con i quattrozampe.
Ci auguriamo che le indagini portino a chiarire ogni responsabilità e individuare e punire tutti i soggetti coinvolti.
Ilaria Innocenti
Responsabile Settore Cane e Gatti