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Un rifugio per delfini in Italia: la proposta di LAV e Marevivo

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Ultimo aggiornamento

lunedì 14 dicembre 2015

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Durante un working-group della Conferenza Scientifica Internazionale sui Mammiferi Marini - SSN  che si sta svolgendo a San Francisco (13 - 18 dicembre2015), è stata illustrata dagli esperti Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Joan Gonzalvo e Sandro Mazzariol, una presentazione sulle problematiche relative ai delfini in cattività e ai delfini spiaggiati, che sottolinea la necessità di realizzare un rifugio in mare per delfini in Italia.

Infatti, nel nostro Paese non esiste un luogo idoneo dove poter ospitare o ricoverare i delfini, quando un delfinario chiude, per qualunque motivo, o quando dei delfini vengono trovati spiaggiati sulla costa. Solo nel corso del 2014 si sono stati trovati spiaggiati in Italia ben 164 delfini. L’area del Mediterraneo e, in particolare l’Italia, offre diverse opportunità, per motivi climatici e geo-morfologici, di luoghi idonei a realizzare un rifugio per delfini che sia di riferimento in Europa. 

LAV e Marevivo sono promotrici dell’iniziativa discussa durante la Conferenza, e della produzione di un documento sui Criteri Fondamentali per un Rifugio per Delfini, ad opera di un team internazionale di esperti, che sarà presentato nell’ambito di un evento nella primavera del 2016. Proprio recentemente, si è appreso dell’intenzione di chiudere l’unico delfinario presente in Finlandia e della disponibilità a spostare i delfini in un Rifugio a Mare, il quale tuttavia, attualmente non è disponibile. La mancanza di un rifugio per delfini in Europa è una carenza con delle conseguenze importanti: infatti, i delfini provenienti da strutture di cattività, come i delfinari, possono solo essere spostati da un delfinario all’altro, mentre i delfini spiaggiati, anche quando feriti o in difficoltà, possono solo essere spinti al largo, senza che si possa avere notizie circa la loro sopravvivenza. Inoltre, quando un piccolo di delfino viene trovato vicino le coste, perché si allontana dal suo gruppo, o perché ha perso la madre, non c’è la possibilità di poterlo “ricoverare” temporaneamente in un luogo dove possa essere assistito, ed è dunque destinato a morte certa. 

Mentre in tutti gli Stati Europei vengono promossi dei centri di recupero, per animali selvatici ed esotici terrestri, nessun Governo ha mai sollecitato la realizzazione di un rifugio in mare per i cetacei.

LAV e Marevivo sono impegnate a promuovere la realizzazione degli studi tecnici di concezione e fattibilità, necessari e preliminari alla realizzazione di un rifugio a mare per delfini in acque italiane, di cui le due associazioni auspicano nel breve periodo.

Gaia Angelini

Responsabile Esotici in cattività