La Corte dei Conti di Bolzano ha condannato l’ex assessore alla caccia e Presidente della Provincia di Bolzano e l’ex direttore dell’ufficio caccia e pesca della medesima Provincia, per aver emanato per anni decine di decreti che consentivano ai cacciatori altoatesini l’uccisione di migliaia di animali selvatici protetti dalle norme europee e nazionali, motivando la sentenza, depositata oggi, con queste parole: “La reiterata adozione di decreti di prelievo affetti dalle medesime carenze istruttorio-motivazionali integra chiaramente in capo ai convenuti gli estremi della colpa grave”.
Una condotta illegittima, reiterata per anni, che ha prodotto un danno economico alle casse dell’Amministrazione provinciale di Bolzano e quindi ai cittadini, che ora saranno rimborsati del danno economico procuratogli dagli ex vertici della Provincia Autonoma.