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Contravvenzioni animali? Vogliamo fermare depenalizzazione occulta

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Ultimo aggiornamento

giovedì 11 maggio 2017

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“Una depenalizzazione occulta delle contravvenzioni contro gli animali come l’abbandono di un cane o la cattura di un animale protetto, alla quale il Governo non deve dare seguito”.

E’ l’appello che la LAV indirizza al Presidente del Consiglio Gentiloni e al Ministro della Giustizia Orlando, in prossimità della scadenza della Legge-delega 57 del 2016 (articolo 2 comma 15 lettera h)  che autorizza il Governo a proporre un Decreto Legislativo per la riforma organica della magistratura onoraria altre disposizioni sui Giudici di pace.

“Il principio approvato purtroppo dal Senato, con un emendamento dei leghisti Erika Stefani e Gian Marco Centinaio approvato con 175 Sì, nessun contrario e solo 27 astenuti è a nostro avviso inattuabile per gli animali poiché prevede il vincolo che al Giudice di Pace siano attribuite, togliendole ai Tribunali penali, le cause che non eccedano il valore di 2500 euro e questo è in aperto contrasto con il Tratto dell’Unione Europea che riconosce gli animali come esseri senzienti - afferma Gianluca Felicetti, presidente LAV –  inoltre si tratta di un atto gravissimo, perché indica una valutazione inaccettabile di politica giudiziaria di minor gravità per reati che incidono sulla vita degli animali in contrasto con le evoluzioni normative e giurisprudenziali oltre che morali della società”.

“Al di là della formalità vi è anche una questione politica della considerazione degli animali da parte degli ultimi due Governi, vista l’amara pagina della Legge sulla ‘tenuità del fatto’ che si è applicata in qualche caso anche ai reati contro gli animali come è successo alla macellazione rituale clandestina. Gentiloni e Orlando decidano da che parte stare“, conclude il presidente della LAV.