Non è un anno qualsiasi questo di attività del 2016-2017 sul quale il Presidente e il Consiglio Direttivo, rinnovato di un membro nell’ultimo mese per l’avvicendamento fra Simone Pavesi e Roberto Callegaro, relazionano al Congresso, e non solo perché la LAV compie 40 anni. Un’età importante, per un'associazione adulta, per battaglie fatte ed esperienza, ma che nel contempo vuole e deve rimanere orgogliosamente bambina nel continuare a voler sognare un mondo migliore per tutti.
Non è un anno qualsiasi perché abbiamo posto le basi e stiamo perseguendo, assieme, un percorso di ridefinizione di responsabilità e di migliore funzionamento per raggiungere, come continuiamo appunto a sognare, prima e meglio i nostri fini statutari.
Così è in corso un'attività sulle nostre deleghe interne a livello nazionale e la funzione delle sedi locali. Fino a un certo punto casualmente, questo percorso si intreccia naturalmente, e vede attiva in questi mesi una riflessione con seminari, documenti, sessioni del Comitato nazionale LAV, dedicate a questo non facile ma necessario obiettivo.
Con questa giornata abbiamo dato il via ai nostri prossimi anni di battaglie e lotte in un continuum.
Alla chiusura dei lavoro abbiamo simbolicamente fatto tagliare il nastro a tre persone diverse che simboleggiano 3 diverse generazioni di soci LAV: il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro, rappresentato simbolicamente dal nostro socio più giovane.