Il 15 maggio il Parlamento Europeo ha ospitato un evento sostenuto da numerosi parlamentari europei, organizzato per difendere gli interessi degli allevatori e per richiedere alla Commissione la riduzione del livello di tutela del lupo https://www.greens-efa.eu/en/article/event/defend-pastoralism/.
Unica associazione presente tra i relatori è stata la FACE (Federazione Europea delle Associazioni di Cacciatori). Tutti gli intervenuti, con l’eccezione dell’ex Ministro dell’Ambiente della Bassa Sassonia, hanno chiesto con forza la revisione della Direttiva Habitat con lo scopo di diminuire il livello di protezione per il lupo, consentendone così la caccia.
Ma la risposta del Commissario all’Ambiente, Karmenu Vella, è stata inflessibile: nessuno toccherà la Direttiva Habitat, né tantomeno il livello di protezione del lupo che si conferma animale super-protetto.
“Sono così definitivamente svanite le ultime speranze dei politici e degli allevatori italiani che ancora si ostinano a richiedere mano libera per poter uccidere i lupi – commenta Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV Animali Selvatici - quando l’unica soluzione possibile è favorire la convivenza adottando le misure non letali di prevenzione che hanno già ampiamente dimostrato la loro efficienza.”