La Corte di Cassazione ha confermato la condanna del responsabile del Circo Victor e la confisca definitiva di tutti gli animali, respingendo il ricorso contro la condanna del Tribunale di Chieti del 3 aprile 2015 emessa ai sensi dell’articolo 727, comma 2, del Codice Penale, per detenzione incompatibile, perché “deteneva animali, e segnatamente pitoni ed anaconda, un leone marino, n.4 alligatori, degli istrici africani, alcuni esemplari di rapaci ed altri volatili in gabbie ed in altre strutture di contenimento, inadeguate ed incompatibili rispetto alle caratteristiche etologiche delle singole specie e tali da produrre alle bestie gravi sofferenze”.
Non possiamo che esultare per questa pronuncia della Suprema Corte che mette la parola fine a un’estenuante vicenda giudiziaria che dura dal 2008, quando denunciammo per la prima volta il Circo Victor.
Gli animali, già ospitati presso strutture idonee, sono definitivamente salvi e non corrono più il rischio di tornare nella disponibilità di chi ne ha gravemente compromesso fisico e psiche.
Questa sentenza rappresenta il definitivo riconoscimento delle argomentazioni presentate dalla LAV a supporto delle numerose denunce, avvalorate da pareri di medici veterinari.
Barbara Paladini