La Provincia Autonoma di Bolzano si è da tempo schierata a favore dell’uccisione dei lupi.
Sfruttando lo Statuto di autonomia ha chiesto, alla fine di agosto, di poter decidere, senza troppi intralci, della vita e della morte dei lupi che vivono nel territorio bolzanino.
Fortunatamente il Ministero dell’Ambiente ha negato la richiesta, ma la Provincia, anziché accettare la decisione, ha deciso di ricorrere all’Unione Europea, con una richiesta avanzata dall’Assessore Schuler e dal Presidente Kompatscher, giustificata da presunti danni provocati ai contadini locali.
“Un’assurdità fuori da ogni contesto – commenta Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali Selvatici – in quella provincia i danni prodotti dai lupi sono praticamente assenti e evidenze scientifiche confermano che non c’è traccia di alcun branco stabile, ma solo qualche avvistamento sporadico di animali solitari”.
Le richieste dei contadini, supportati dalla politica locale alla spasmodica ricerca di consenso elettorale, potrebbero invece essere motivate da ragioni economiche. Nel quinquennio 2015-19, infatti, l’Unione Europea ha deliberato l’erogazione ai contadini bolzanini di ben 366 milioni di euro (soldi dei contribuenti).
“E’ una situazione intollerabile, come al solito gli animali selvatici sono il capro espiatorio di colpe che non hanno – prosegue Vitturi – ci chiediamo come siano stati spesi i fondi dell’Unione Europea”.