Esprimiamo il nostro dolore e sgomento per bimba morta a Fiano Romano a seguito dell’aggressione del pastore tedesco di famiglia, ma diciamo no all’ipotesi di abbattimento del cane. La soppressione non può essere la soluzione, il cane ha diritto a un percorso di recupero comportamentale per riacquistare il suo equilibrio.
Un dramma - quello di Fiano Romano - che mostra come in presenza di bambini e cani si debba porre sempre molta attenzione e evidenzia l’importanza di una corretta formazione per i detentori dei cani.
É proprio per scongiurare episodi come questo che da anni sono stati introdotti i percorsi formativi per detentori di cani, obbligatori per coloro che vivono con un cane ritenuto aggressivo e facoltativi per tutti gli altri. Purtroppo però, tali percorsi - che i Sindaci assieme ai Servizi Veterinari ASL dovrebbero organizzare per legge - sono ancora troppo rari. Eppure sono importanti, anzi, sono fondamentali: conoscere il linguaggio del cane, i suoi segnali e il corretto modo di rapportarsi con il quattro zampe è fondamentale nella prevenzione di episodi di aggressività.
Sulla tragedia accaduta nei giorni scorsi alle porte di Roma, la Procura di Rieti ha aperto un’inchiesta e ci auguriamo vivamente che siano accertate le dinamiche e le responsabilità di questo terribile incidente costato la vita a una bimba di appena tre anni.