“Il caso della bimba vegana di Treviso che non cresceva abbastanza, riportato dai media oggi, non può essere utilizzato per denigrare una scelta alimentare che, se correttamente praticata, ha solo benefici, come confermato ormai dai maggiori istituti scientifici internazionali”. Con queste parole Paola Segurini, responsabile LAV del settore Veg, commenta la notizia della neonata che sarebbe stata alimentata con solo latte di mandorla, sul cui caso però non ci sono dettagli.
In tema di scelta veg esistono molta disinformazione e preconcetti diffusi. L’irresponsabilità dei genitori della piccola, qualora confermata, è comunque un caso limite in rapporto all’incredibile percentuale di bambini onnivori obesi (9,8%) e in sovrappeso (20,9%) di cui di cui l’Italia è leader negativa a livello europeo, con le relative patologie connesse ed elevati costi per il Servizio Sanitario nazionale, per i quali però nessuno grida allo scandalo.
Secondo l’American Dietetic Association (ADA), una delle più autorevoli fonti in materia di nutrizione, “le diete vegane e latto-ovo-vegetariane, pianificate in modo appropriato, soddisfano i bisogni nutrizionali di neonati, bambini e adolescenti e inducono una crescita normale”.
Claudia Squadroni