Porte aperte agli animali nei supermercati, correttamente accompagnati dai propri detentori. Una nuova nota del Ministero della Salute, su sollecitazione della LAV, chiarisce i dubbi sulla possibilità di andare al supermercato con pet al seguito.
Abbiamo accolto con favore l’invio, a inizio agosto, di una nuova nota del Ministero della Salute, destinata agli assessorati delle Regioni e delle Province Autonome italiane, nella quale il Ministero ha chiarito che tutti i luoghi aperti al pubblico devono garantire l’accesso ad animali da compagnia, a meno che il divieto non costituisca l’unico modo di evitare rischi di contaminazione per gli alimenti. Tra i luoghi aperti al pubblico rientrano supermercati e tutti gli altri esercizi di vendita al dettaglio di beni alimentari. Il Ministero, dunque, si allinea alla posizione della LAV, che da anni sostiene la possibilità, per gli animali da compagnia correttamente accompagnati dai propri detentori, di accedere ai luoghi aperti al pubblico.
La nuova nota del Ministero sancisce una positiva inversione di tendenza rispetto a quanto sostenuto nelle precedenti note inviate tanto agli assessorati quanto alla LAV, che aveva inviato una lettera di precisazioni circa la precedente posizione del Ministero.
Il Ministero della Salute, con una nota del maggio 2014 aveva già chiarito come, a seguito dell’Accordo stipulato con le Regioni e le Province autonome nel 2003, fosse necessario promuovere il contatto delle persone con animali da compagnia. A inizio 2017 il Ministero sembrava aver assunto una posizione difficilmente difendibile, sostenendo un presunto divieto generalizzato di accesso con animali da compagnia presso luoghi aperti al pubblico, derivante da norme europee. Adesso, la nota di inizio agosto chiarisce come non solo non esiste alcun divieto, bensì sussista un obbligo da parte di supermercati e altri esercizi di vendita al dettaglio di permettere l’accesso al pubblico con animali da compagnia, salvo il caso in cui solo tramite il divieto d’accesso si possano evitare i rischi di contaminazione. Ovviamente, permane l’obbligo dei detentori di animali di assicurare il corretto comportamento degli stessi.
Un risultato positivo, in linea con la sempre più diffusa sensibilità degli italiani verso gli animali che, secondo i più recenti dati Eurispes, convivono soprattutto con cani (62%) e gatti (40,8%). Ma come LAV chiediamo che venga discusso e approvato il disegno di legge di riforma del codice civile che è stato presentato in Parlamento dal 2008, da esponenti di vari schieramenti politici. Solo con un chiaro intervento normativo, infatti, sarà possibile evitare ulteriore confusione derivante da differenti ipotesi interpretative, sostituendo tale incertezza con la certezza di una legge dello Stato.
Alessandro Fazzi
Ufficio legale LAV