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Crudeltà negli allevamenti: tre proposte di Legge

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Ultimo aggiornamento

domenica 19 marzo 2017

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Oggi nuove immagini sul maltrattamento delle bufale, che anticipano la puntata di Animali come noi in onda su Rai2 mercoledì prossimo. Il prezioso lavoro svolto dalla trasmissione fa emergere gravissimi comportamenti, in barba al sistema di controllo e alle tanto enunciate eccellenze zootecniche italiane. Finalmente un programma Rai accende i riflettori della denuncia su questi abusi e maltrattamenti.

Ma oggi sono state annunciate anche tre proposte di legge da parte del M5S per rendere obbligatorie le telecamere nei macelli, l’etichettatura obbligatoria del sistema di allevamento e la rotazione obbligatoria dei medici veterinari adibiti al controllo. Premesso che secondo noi il sistema di allevamento oggi richiede un cambiamento degli stili di vita alimentari, come peraltro sostenuto dalla scienza della nutrizione e dalle evidenze scientifiche sulla tutela ambientale, nel breve periodo e rispetto alla vergognosa situazione attuale, l’approvazione di queste proposte sarebbe un primo importante auspicabile segno di cambiamento dell’allevamento.

Ben venga la trasparenza verso i consumatori e ben venga la petizione popolare per sostenere queste proposte di legge ma non possiamo non registrare che ci troviamo di fronte ad un Governo e un Parlamento che non avranno la voglia e la forza di dare risposte concrete a quanto denunciato dalle associazioni animaliste da anni e ora anche dalla trasmissione Animali come noi. Il Ministro Martina continua a erogare decine di milioni di euro agli allevatori senza richiedere alcun impegno di reale cambiamento dell’allevamento o ancora il Ministro Lorenzin ha addirittura provato a rendere più facile le mutilazioni delle ali per il pollame negli allevamenti intensivi. Non avremo risposte prima di un nuovo Parlamento ed un nuovo Governo, ma i cittadini e le immagini delle violenze hanno già indicato la strada maestra del cambiamento, per superare questa vergogna, dannosa per gli animali e la salute pubblica.      

 

Roberto Bennati
Vice Presidente LAV