Queste sono le storie degli animali salvati, curati e difesi in tutta Italia, perché da Nord a Sud ci sono sempre dei volontari LAV, pronti a prendersi cura di tanti animali: destinare il 5xmille alla LAV nella dichiarazione dei redditi è una scelta importante, che può aiutarci concretamente a continuare ad occuparci di lotta contro il bracconaggio, di prevenzione del randagismo e dei maltrattamenti di animali, come facciamo in Sardegna, in Sicilia, in Puglia, in Veneto, in Piemonte e in altre regioni.
La cura di animali selvatici a rischio impegna i volontari delle sedi in Lombardia e Veneto: la Sede LAV di Busto Arsizio (Varese) si prende cura di numerosi volatili feriti o in difficoltà, rilasciando successivamente nel loro habitat gli animali guariti e trovando una idonea sistemazione a quelli rimasti disabili.
Nei primi 10 mesi del 2017 solo in questa città abbiamo svolto 88 interventi e gestito 89 animali (48 colombi, 11 cornacchie, 7 merli, 6 tra rondini e rondoni, 3 passeri, 2 ghiandaie, 2 gazze, 2 lepri, 1 cincia, 1 cinghiale, 1 anatra, 1 riccio, 1 fagiana, 1 sparviero, 1 scoiattolo, 1 ratto). Grazie agli attivisti LAV di Busto Arsizio, su 89 animali bisognosi di soccorso e cure siamo riusciti a salvarne ben 64, tutti rilasciati nel luogo di origine oppure sistemati in luoghi protetti se rimasti disabili.
Le nostre volontarie venete, invece, aiutano i rospi nella loro migrazione dal bosco verso l’acqua, evitando che attraversino la strada e vengano schiacciati dalle automobili. Li raccolgono e li portano a destinazione, salvando questa specie e contribuendo all’equilibrio dell’ecosistema. Se non ci fossero degli angeli come Manuela, Ester e Valeria, la popolazione di rospi in Veneto sarebbe gravemente decimata.