Erano 5 randagi accuditi e perfettamente integrati nell'ambiente.
Apprendiamo dagli organi di stampa che nel salernitano, a Sala Consilina, sono stati rivenuti uccisi cinque cani randagi, che una signora del posto accudiva.
Erano cani liberi e vivevano perfettamente integrati nell'ambiente. Sembra che dormano, ma sono morti. (photo credits @Radio Alfa)
Tre sono stati avvelenati e due uccisi da colpi di arma
da fuoco, riportano le cronache.
Il tutto è stato eseguito con la precisa e diabolica intenzione di ammazzarli.
E pare che non sia il primo caso in zona.
Un gesto atroce, crudele e gratuito, accompagnato dal
dolore di chi ha trovato assassinati gli animali a cui prestava le sue cure.
I vigliacchi aggressori non risultano identificati.
Non si tratta di un episodio isolato, i cani randagi sono spesso vittime di episodi di violenza, intolleranza e ignoranza.
Per gestire al meglio il complesso fenomeno del randagismo è necessario adottare politiche efficaci basate su identificazione e registrazione, sterilizzazione (anche dei cani padronali che vivono e si muovono anche al di fuori delle mura domestiche) e re immissione sul territorio quando opportuno e possibile promozione delle adozioni nei rifugi, informazione e sensibilizzazione della cittadinanza per una convivenza serena e responsabile con cani e gatti.
Una strada in salita, ma che si può percorrere. Come stiamo facendo da anni anche con i nostri tour di sterilizzazione e microchippatura, l'ultimo a Bari qualche giorno fa.
Il punto chiave rimane comunque la mancata rigidità delle pene per chi maltratta e uccide animali.
Finché la normativa non sarà efficace e severissima, le persone si sentiranno ‘libere' di compiere azioni efferate.
Auspichiamo fortemente che la Legge 189 sul maltrattamento, la cui revisione è discussa proprio in questi giorni alla Commissione Giustizia della Camera, preveda pene e sanzioni che fungano da deterrente assoluto contro la violenza spesso inaudita a cui assistiamo quasi quotidianamente nei confronti di cani, gatti, caprette, solo per citare alcuni...
Devolvendo il tuo 5x1000 a LAV, anche tu garantisci un futuro migliore agli animali che troppo spesso sono vittime silenziose di abusi e crudeltà. Bastano il codice fiscale LAV 80426840585 e la tua firma sulla dichiarazione dei redditi
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